Il «dossier» Superbonus vede il governo accordarsi su un decreto apposito, al di fuori del Milleproroghe in discussione nel consiglio dei ministri iniziato attorno ale 17. Si argina così la polemica interna al centrodestra, con Forza Italia che esulta per l’accordo raggiunto.

La giornata politica era iniziata in mattinata, tra le proteste delle opposizioni per un rinvio disposto dopo l'avvio previsto dei lavori: la seduta era infatti convocata alle 9 ma è stata poi rinviata alle 9,20 per l'assenza nell'emiciclo del sottosegretario "impossibilitato ad intervenire". La presidente di turno, Anna Ascani, aveva poi riaperto i lavori invitando i rappresentanti del governo a un maggiore coordinamento in modo da evitare episodi analoghi. La circostanza è stata sottolineata con disappunto dai componenti delle opposizioni che hanno preso la parola.

Ventisei i deputati iscritti a parlare nella discussione generale che si è protratta fino al primo pomeriggio, quando è iniziato l'esame degli emendamenti che sono stati presentati al testo approvato dal Senato e che dovrà essere licenziato a Montecitorio entro domani.

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Informativa in Cdm sui balneari, tema si affronterà a gennaio

Il dossier dei balneari verrà affrontato dal governo a gennaio: è quanto emerso, secondo quanto si apprende, nel corso del Cdm, dove Matteo Salvini ha presentato una informativa per consentire ai comuni di prorogare le attuali concessioni. La proposta del leghista, spiegano fonti di governo, non avrebbe convinto alcuni colleghi a partire dal ministro per gli Affari Ue e il Pnrr Raffaele Fitto.

Governo: a Palazzo Chigi terminata riunione Cdm

A Palazzo Chigi si è conclusa la riunione del Consiglio dei ministri, nel corso della quale sono stati approvati quattro decreti legislativi attuativi della Delega fiscale, un provvedimento ad hoc che interviene sul superbonus e il cosiddetto decreto milleproroghe

Leo, “Con nuova Irpef più risparmi per redditi medio-bassi”

Il 2023 si chiude con un bilancio più che positivo per quel che riguarda il processo di attuazione della riforma fiscale". È quanto dichiara il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, in una nota. "Il Cdm ha approvato, oltre i due della scorsa settimana, altri quattro decreti legislativi. Provvedimenti molto importanti, che contribuiranno a semplificare il sistema fiscale, rendendolo più equo e dinamico". Spiega Leo, "viene semplificato il quadro relativo alle aliquote Irpef, con un maggiore risparmio fiscale per le fasce di reddito medio-basse, più esposte ai continui mutamenti del quadro economico-finanziario internazionale"

Fisco: ok definitivo del Cdm a 4 Dlgs attuativi delega

ll Cdm ha approvato definitivamente altri quattro decreti legislativi attuativi della Delega fiscale, provvedimenti che vanno nella direzione di migliorare e semplificare il sistema fiscale. Si tratta di 4 provvedimenti su: adempimento collaborativo, contenzioso tributario, statuto del contribuente e il primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni da 4 a 3. «Il Governo - sottolineano fonti di palazzo Chigi - procede speditamente sull'attuazione della Delega e chiude il 2023 rispettando tutti gli obiettivi che si era prefissato. Nel 2024 verrà completata la rivoluzione fiscale che l'Italia aspetta da più di 50 anni».

Fonti, salta la proroga alle agevolazioni per i calciatori

Salta, secondo quanto si apprende da fonti di governo, la misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe che prorogava gli sconti fiscali per gli sportivi, a partire dai calciatori, in arrivo dall'estero, contenuta inizialmente nel decreto crescita. A quanto spiegano le stesse fonti, dopo una "accesa discussione" in Cdm è saltata la proroga, quindi resterà la stretta che scatterà da gennaio, introdotta con uno dei decreti legislativi attuativi della delega fiscale

Cdm: via libera al decreto che proroga i termini delle attività di bonifica dei siti di interesse nazionale

Via libera in Consiglio dei ministri al decreto di proroga dei termini per le attività di bonifica nei Sin, i Siti di interesse nazionale. Il provvedimento approvato - su proposta del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin - riguarda i Sin di Cogoleto, di Taranto, e altri Siti. Si fa riferimento poi alla proroga dei termini per obblighi su inerti da costruzione. E la proroga per l'assunzione di funzionari al ministero dell'Ambiente, compresi quelli di supporto ai commissari per la lotta al dissesto idrogeologico.

Ok Cdm a decreto milleproroghe

Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato il decreto legge 'Disposizioni urgenti in materia di termini normativi', cosiddetto Milleproroghe

Manovra: su congedo paritario voto unanime delle opposizioni

L'emendamento presentato dal Pd sul congedo paritario è stato sottoscritto in Aula alla Camera da Valentina Barzotti (M5s), Marco Grimaldi a nome del gruppo Alleanza Verdi Sinistra e da Daniela Morfino (M5s) ed è stato votato da tutte le opposizioni. L'emendamento alla Manovra - che aveva parere contrario del governo e che è stato bocciato dall'Aula - è stato illustrato alla Camera dalla segretaria Elly Schlein: prevedeva un congedo paritario di 5 mesi per entrambi i genitori, pienamente retribuito al 100%, non trasferibile tra i genitori. Fra gli interventi a favore, anche quello di Chiara Appendino (M5s).

Bilancio: Schlein, “Si riempono la bocca sulla famiglia ma negano il congedo paritario”

«C'è qualcuno qui dentro a cui sembra normale e giusto che il tasso di occupazione femminile in Italia sia il più basso in Europa, soprattutto al Sud dove è crollata al 35,8%? Se anche per voi è un problema votiamo insieme la nostra proposta di un congedo paritario non trasferibile di cinque mesi per entrambi i genitori. Questo sì che aiuterebbe l'occupazione femminile. Se cresce l'occupazione femminile cresce l'economia». Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo nell'aula della Camera nel corso dell'esame della legge di bilancio. «In una società patriarcale come è la nostra il carico di cura grava in modo sproporzionato sulle donne. Non sta scritto in nessuna legge naturale che siano le donne a farsi carico del carico di cura, bisogna dirlo chiaro», ha aggiunto. «È inutile riempirsi la bocca con il sostegno alle famiglie se poi non si appoggia il congedo paritario. Scegliete consapevolmente di tenere le donne a freno, non è questo che ci si aspetta dalla prima presidente del Consiglio donna, perché il soffitto di cristallo non lo rompi da sola, se no le schegge cadono su tutte le altre donne», ha concluso Schlein.

Al via il Cdm, sul tavolo il dl Milleproroghe e la nuova Irpef

Al via a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri, l'ultima del 2023: a presiedere il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani per l'assenza della premier, a casa perché colpita dalla sindrome otolitica. All'ordine del giorno il decreto legge Milleproroghe e un pacchetto di decreti attuativi della delega fiscale all'esame definitivo, tra cui l'attuazione del primo modulo di riforma dell'Irpef. Sul tavolo del governo anche i decreti legislativi in materia di adempimento collaborativo, contenzioso tributario e quello per le modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente.

Superbonus: FI, “Accordo positivo, passa nostra linea buongoverno”

«Accordo positivo su #SuperBonus. Grazie all'impegno di #ForzaItalia saranno tutelati imprese e cittadini, soprattutto quelli più deboli che non dovranno restituire soldi per i lavori non conclusi e verranno sostenuti per completarli. Passa la linea del Buongoverno di #ForzaItalia». E' quanto si legge sull'account X di Forza Italia.

Fonti, intesa sul dossier Superbonus, verso dl ad hoc

Si sarebbe trovata una intesa per un nuovo intervento sul Superbonus: secondo quanto si apprende da diverse fonti di maggioranza e di governo prima del Consiglio dei ministri si sarebbero riuniti i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano. Ci sarebbe l'accordo per non inserire l'intervento nel decreto Milleproroghe ma in un provvedimento ad hoc. Non si tratterà, viene specificato, di una proroga ma di una misura mirata.

Iniziato alla Camera l’esame degli emendamenti

Nell'Aula della Camera è iniziato l'esame degli emendamenti presentati dalle opposizioni al testo della legge di Bilancio approvato dal Senato. Si tratta di circa 80 proposte di modifica che saranno votate entro la giornata con il parere negativo dei relatori e del governo. Domani mattina saranno votati gli ordini del giorno e alle 17 si passerà alle dichiarazioni di voto. Il voto finale è previsto alle 19.

Le famiglie numerose: “Serve un calo delle tasse e la revisione dell’Isee”

Quasi tutte le famiglie 'extralarge' italiane chiedono una riduzione delle tasse e non sono "per niente soddisfatte dell'attuale strumento Isee perché non 'pesa' a sufficienza il 'costo' dei figli"; vedono inoltre di buon occhio il 'fattore famiglia' proposto dal Forum delle associazioni familiari, che prevede una no-tax area per i costi di accrescimento dei figli. E' quanto fanno sapere i presidenti dell'Associazione nazionale famiglie numerose, Alfredo e Claudia Caltabiano, sulla scorta dei risultati di un questionario che ha coinvolto circa 1360 famiglie, per un totale di 5400 persone equamente distribuite nel territorio nazionale. Ma fino a quando una famiglia numerosa dovrebbe essere sostenuta? Per poco meno di 7 famiglie su 10 una grande famiglia dovrebbe essere sostenuta dallo Stato finché i figli sono a carico, con un limite di età di 21 anni se i figli sono lavoratori e di 26 anni se invece sono studenti. In particolare le famiglie intervistate lamentano la presenza sul mercato di case non sufficientemente accoglienti per una grande famiglia. Anche le nuove abitazioni 'popolari' costruite dalle Regioni sono quasi tutte di piccole o medie dimensioni e non dispongono di camere sufficienti per le esigenze di tutti gli utenti.

Baldino: “Manovra indecente. E in futuro avremo decine di miliardi di tagli e nuove tasse”

"Questa manovra è indecente, vacua e recessiva, che lascia indietro gli ultimi e ferma al palo il Paese. In questa manovra non c'è nulla per le imprese e per al crescita, per il lavoro, per il welfare, per la sanità - salvo pochi spiccioli venduti come grandi concessioni cambiando i parametri di misurazione della spesa pubblica. Nessun vantaggio nelle buste paga degli italiani che continuano a perdere il loro potere di acquisto". Lo ha dichiarato la vicepresidente del gruppo M5S Vittoria Baldino, intervenendo in aula in discussione generale sulla manovra. "Mentre i tg di TeleMeloni ci raccontano che va tutto bene e che gli italiani spendono miliardi durante le ferie natalizie, nessuno bada alle notizie di Caritas e Pane Quotidiano che ci riportano una verità diversa, raccontando di sempre più persone in fila per un pasto caldo o per la distribuzione di indumenti. Ma la cosa peggiore è che questa manovra potrebbe essere la meno austera dei prossimi anni, grazie ai vincoli europei che ingabbieranno l'Italia con il nuovo Patto di Stabilità approvato anche dal governo italiano senza colpo ferire, consegnano il Paese a una nuova stagione di austerità dimostrando il loro vero volto. Se le stime di autorevoli think tank internazionali saranno confermate, nelle prossime manovre avremo decine di miliardi di tagli e di nuove tasse a carico degli italiani. Prendendo in prestito le parole di Sciascia, questo è un governo di quaquaraquà", conclude.

Donno: “L’Italia chiusa in una gabbia di austerità”

"Dopo un anno dalla scorsa legge di Bilancio, il governo sta continuando sulla stessa strada che sta portando il nostro Paese sull'orlo del baratro. Hanno tradito le promesse fatte in campagna elettorale, e ancora continuano a imporre sacrifici ai cittadini. La premier Meloni diceva che la pacchia era finita per l'Europa, ma ora l'unica bandiera rimasta è quella dell'austerità che tanto si sono guadagnati inchinandosi all'Europa. Il Patto di stabilità costerà al nostro Paese oltre 12 miliardi di tagli l'anno. A questo aggiungiamo anche la legge di Bilancio in cui mancano i sostegni ai cittadini, alle imprese, proprio quelle che dicevano di volere aiutare. E invece questi vengono colpiti con una stangata di 2 miliardi di nuove tasse. Danni che si sommano ad altri risultati ottenuti dal governo, tutti caratterizzati dal segno "meno". Come sul Pil, dove dal +8,3% del 2021 e dal +3,7% del 2022 si passa a uno striminzito +0,7% per il 2023 e a un altrettanto striminzito +0,7% nel 2024. Sono riusciti anche a mettere le mani in tasca a centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici a cui hanno tagliato le pensioni: 58 miliardi di tagli da qui ai prossimi anni, una vergogna”.

Appendino: “Fallimento di Meloni”

"Giorgia Meloni nelle piazze urlava di essere "donna, madre e cristiana", ma dopo 14 mesi di Governo possiamo dire che le sue sono rimaste solo chiacchiere. La prima premier donna è quella che scendeva in piazza per difendere Opzione donna e ora la cancella; che non fa nulla per ridurre il gender gap; che aumenta l'Iva sui beni dell'infanzia come latte in polvere e pannolini; che ospita alla festa del suo partito il multimiliardario Elon Musk ma poi blocca i pochi sindaci coraggiosi che riconoscevano i diritti dei figli di coppie omogenitoriali". Così in discussione generale sulla Manovra la deputata e vicepresidente M5S Chiara Appendino.

Bonelli: “Il governo sottrae fondi per il Sud e finanzia il ponte sullo Stretto”

"Il recente tentativo da parte del partito di Giorgia Meloni di modificare la legge sulla caccia, oltre a rappresentare un attacco all'ambiente e al benessere degli animali, sottolinea un'allarmante indifferenza verso le reali necessità del Paese e solleva seri dubbi sulle priorità politiche del governo, impegnato a destinare miliardi di euro per un'opera come il Ponte sullo stretto, sottraendo finanziamenti necessari per il sud". Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs. "La proposta di permettere l'uso dei fucili già a 16 anni e di estendere considerevolmente la stagione di caccia, con la possibilità di attività venatorie nelle aree protette e demaniali, rappresenta un grave rischio per l'equilibrio ecologico e la biodiversità. Tutto ciò serve solo a dare forza all'industria delle armi. Questa mossa non solo mette a repentaglio la vita selvatica, ma mina anche gli sforzi di conservazione degli habitat naturali - aggiunge -. È sconcertante constatare che mentre vengono tagliati fondi per settori vitali come la sanità e le pensioni, si assiste a un aumento esponenziale delle spese militari. Il bilancio del Ministero della Difesa ha sorpassato per la prima volta la soglia dei 29 miliardi di euro, registrando un aumento significativo di 1,438 miliardi di euro (+5,1% rispetto al 2023), portando l'Italia a destinare una cifra senza precedenti di circa 10 miliardi di euro alle spese in armamenti. Un governo forte con i deboli e debole con i forti, che non ha il coraggio di recuperare la ricchezza accumulata dai grandi colossi attraverso gli extraprofitti bancari ed energetici, che non è nemmeno riuscito a recuperare gli 8 miliardi di euro della tassa Draghi sugli extraprofitti energetici, non pagati e sanati da Meloni", conclude.

Pella: “La Conferenza unificata delle Regioni e l’Anci hanno dato parere positivo sulla manovra: non è così tutto negativo come indicato”

"Se la Conferenza unificata delle Regioni così come anche l'Anci in maniera unanime hanno dato parere positivo sulla manovra è perché non tutto è così negativo come è stato indicato, e probabilmente molte delle cose che erano state richieste sono state accettate, a partire dal tema della sanità". Lo ha detto Roberto Pella, capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio della Camera e uno dei relatori della manovra durante l'illustrazione in aula del testo della legge di bilancio, soffermandosi sulle misure per gli enti locali contenute nella manovra. A proposito di Patto di stabilità e Mes, sui quali ieri il ministro Giancarlo Giorgetti ha risposto in commissione, Pella sottolinea che "non c'è un'Italia isolata. L'Italia è oggi più che mai importante e gioca un ruolo prioritario nelle scelte europee. Anche rispetto a quelli che erano gli spauracchi agitati più volte in quest'aula, come l'aumento dello spread, il crollo delle borse, la non possibilità di acquisto del debito italiano, ebbene i mercati sicuramente non hanno dato un giudizio negativo. Non solo lo spread è diminuito ma ricordo che la Borsa italiana dopo quella di Tokyo è la migliore al mondo nel 2023. Oggi la nostra nazione è considerata e soprattutto non è aggredita dai mercati economici e finanziari".

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